Descrizione
E' entrato in vigore, dal 4 marzo 2025, il Decreto 2 dicembre 2024 del Ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro dell’Economia e delle finanze che definisce i criteri e le ripartizioni del "Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza".
Il Reddito di Libertà è un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza e dai servizi sociali.
Questo contributo è dedicato a:
- Vittime di violenza;
- Residenti nel territorio italiano: cittadine italiane, cittadine comunitarie e cittadine di stato extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno o aventi lo status di rifugiate politiche o di protezione sussidiaria;
- In condizione di povertà, legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente, dichiarato dal servizio sociale territoriale;
- Seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione e da un servizio sociale.
Come funziona?
Il Reddito di Libertà è un contributo economico stabilito nella misura massima di € 500,00 mensili e concesso per un massimo di 12 mesi. È finalizzato a sostenere le donne nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza favorendo l’autonomia abitativa, personale e il percorso scolastico e formativo dei figli minori.
Come fare domanda?
La domanda potrà essere presentata all’INPS, tramite il Comune di residenza, a partire dal 18 aprile 2025 e fino al 31 dicembre 2025, da tutte le donne interessate e in possesso dei requisiti previsti, utilizzando il modulo “SR208”, denominato “Domanda Reddito di Libertà”.
Regime Transitorio
le donne che alla data del 5 marzo 2025 non abbiano ricevuto il contributo a causa dell'insufficienza dei fondi, avranno la possibilità di ripresentare la propria domanda nel periodo compreso tra il 5 marzo e il 18 aprile 2025 ed avranno priorità rispetto alle nuove richieste. Le domande non ripresentate decadono in via definitiva, ferma restando la possibilità dell’interessata di presentare un’autonoma nuova domanda.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il Decreto del 2/12/2024 G.U. del 04-03-25 e la circolare INPS 5 Marzo 2025, n.54 al link